Per la sua importanza e rilevanza per il benessere degli anziani, per la Giornata europea della musica, che si celebra oggi, 21 giugno, vi raccontiamo tutti i dettagli su come la musicoterapia aiuta una persona anziana.
Tra le definizioni più accettate di musicoterapia come uso professionale della musica e dei suoi elementi c’è quella che fa riferimento alla ricerca, alla pratica, all’educazione e all’istruzione clinica basata su standard professionali secondo contesti culturali, sociali e politici.
La musica nel suo concetto più semplice è l’arte di organizzare i suoni nel tempo.
Ciò che genera, suscita o esprime potrebbe essere inteso come conseguenza dell’intervento terapeutico come un processo che intende provocare cambiamenti che ripristinano, mantengono e fanno crescere la salute sia fisica che mentale.
Le principali funzioni della Musicoterapia sono sviluppare le funzioni potenziali e/o riparative dell’individuo al fine di conseguire l’integrazione interpersonale e conseguentemente un miglioramento della qualità della vita, a tutti i livelli di funzionamento, attraverso la prevenzione, la riabilitazione e la cura.
La musica, oltre ad essere esclusivamente ludica è uno stimolo che può raggiungere le nostre emozioni, evocare ricordi o semplicemente aiutarci a mettere in relazione momenti e migliorare le nostre relazioni sociali.
La musicoterapia consente un’assistenza sanitaria completa dagli aspetti fisici, cognitivi, psicologici e sociali della persona.
Essendo un elemento terapeutico in grado di rispondere all’anziano con decadimento cognitivo (sia esso causato da malattie come l’Alzheimer e la demenza) e/o funzionale a molti dei bisogni che presenta.