Da diversi anni la residenza per anziani è diventata una scelta sempre più apprezzata e condivisa da numerose famiglie. Vivere all’interno di una struttura attrezzata per ospitare con la massima discrezione e cura persone che iniziano ad avere problematiche piuttosto rilevanti dal punto di vista fisico e mentale, può garantire la necessaria tranquillità e serenità d’animo sia per chi è ospitato nella casa di riposo sia per i familiari e parenti più prossimi.
Molti si interrogano sulla possibilità di detrarre fiscalmente i costi della retta destinata alla casa di riposo. In questo breve articolo proveremo a dare le risposte necessarie per capire se esiste o no questa possibilità.
In primis diciamo subito che la possibilità esiste. La retta casa di riposo è detraibile però solamente nei limiti delle spese relative ai servizi sanitari provveduti e non per le spese che riguardano il vitto e l’alloggio.
Quali sono gli ospiti della casa di riposo che possono far richiesta della detrazione fiscale della retta? Di quale importo massimo possono godere?
Persone con disabilità
Per quanto riguarda la retta degli ospiti con uno stato di disabilità certificata dalle apposite commissioni mediche previste dalle normative in materia, il coniuge o i parenti più stretti, hanno la possibilità di richiedere la detrazione fiscale delle spese sanitarie sostenute nella casa di riposo. In questo caso la detrazione fiscale riguarderà l’intero importo delle spese sanitarie affrontate. È necessario, come accennato, che ci sia una regolare certificazione medica che documenti la disabilità della persona soggetta alle cure.
Persone non autosufficienti
Per persone non autosufficienti si intendono coloro che non sono più in grado di gestire le normali ed essenziali attività giornaliere e che quindi necessitano di un’assistenza costante e prolungata nel tempo.
Cosa si intende per normali attività giornaliere invece? Si intendono attività basilari come nutrirsi e vestirsi in modo autonomo, incapacità di provvedere alla propria igiene o l’impossibilità di spostarsi in modo autonomo da un posto all’altro.
In questo caso specifico le detrazioni fiscali possono essere richieste sia dai familiari che hanno a carico la persona non autosufficiente sia da chi non lo ha a carico. Nel primo caso si può ottenere una detrazione fiscale della retta dovuta alla casa di riposo Roma per le spese sanitarie, fino ad un massimo del 19% dell’importo. Nel secondo caso rimane invariata la percentuale del 19% ma con un tetto massimo di € 2.100,00, il quale dovrà essere suddiviso tra tutte le persone, qualora ci fossero, che si fanno carico delle spese sostenute dal residente non autosufficiente.
Anche per questa categoria è necessaria una regolare certificazione medica in grado di attestare la non autosufficienza del paziente.
È chiaro che per permettere ai contribuenti di portare in deduzione le somme previste, l’amministrazione della casa di riposo debba distinguere in modo chiaro le varie voci di spesa nel fatturare la retta.