La pandemia da COVID-19 ha avuto una serie di conseguenze sulla vita di ognuno di noi. Se usiamo un po’ di empatia possiamo renderci conto di come questo possa aver influito sulla vita delle persone anziane, sia da un punto di vista emotivo che fisico.
Sia che la persona anziana viva in casa o in una casa di riposo la pandemia da Covid-19 le conseguenze emotive possono essere state piuttosto gravi: la difficoltà di muoversi all’esterno, la paura del contagio, il bombardamento di informazioni negative e la mancanza delle visite di parenti ed amici possono aver indotto ad uno stato depressivo piuttosto complesso. Da un punto di vista fisico l’assenza di movimento, di luce sulla pelle e magari anche un’alimentazione basata su alimenti conservati può aver peggiorato alcune patologie.
Problemi emotivi
Per un anziano che si trova all’interno di una casa di riposo ben gestita, il problema emotivo, la depressione e l’ansia potrebbero avere un peso minore in confronto ad un anziano che vive da solo, magari lontano dai propri familiari. Perché? Perché non devono affrontare i problemi maggiori che incontrano le persone anziane che vivono da sole nel tempo del coronavirus.
La vicinanza degli altri ospiti e dello staff può in parte compensare il problema della solitudine e della routine quotidiana, fondamentale per le persone di età avanzata, che è rimasta più o meno la stessa al di fuori della visita dei parenti. Anche la scarsa conoscenza dei mezzi tecnologici passa in secondo piano all’interno di una casa di riposo perché il personale può aiutarli a gestire le chiamate, a leggere le e-mail e li cura in ogni loro necessità.
Un problema che potrebbe riguardare tutti è la sensazione di sentirsi in pericolo, soprattutto quando l’informazione li bombarda con notizie allarmanti sui rischi a cui sono sottoposte le persone di età avanzata. Per questo problema i familiari possono fare davvero molto: nelle chiamate possono rassicurarli sia del fatto che il rispetto rigoroso delle regole li fa stare al sicuro sia che tutta la famiglia sta rispettando le regole e quindi possono essere tranquilli per la loro salute. Parlare con loro del virus se vogliono e soprattutto ascoltarli può aiutare a comprendere come vivono le notizie e può aiutare a capire cosa dire per tranquillizzarli. Dategli speranza: parlategli della ripresa e dei progressi medici è senz’altro meglio non angosciarli con paure che magari non avvertono.
Problemi fisici
Vediamo insieme quali problematiche potrebbero riguardare una persona anziana che non viva con qualcuno che si occupa della sua salute.
Una problematica che tutti coloro che hanno passato lunghi periodi a casa senza uscire incontrano è quello della mancanza di esposizione solare che si traduce in un abbassamento dei valori della vitamina D. Anche in questo caso non tutte le persone anziane risentiranno del problema, perché avendo a disposizione un giardino è stato possibile esporsi alla luce del sole senza rischi di contagio. Un’attenzione particolare si dovrebbe avere nella protezione della pelle che dopo mesi di carenza di luce potrebbe essere facilmente aggredita dai raggi UV e UVA.
Lo stesso può dirsi per i problemi di carattere alimentare che possono riguardare gli anziani che vivono da soli e non sono stati in grado di assumere alimenti freschi regolarmente. Stesso discorso per le medicine da assumere regolarmente e per i controlli di routine a cui sono stati costretti a rinunciare: se i vostri cari vivono da soli potrebbe essere un bene accertarsi del loro stato di salute tramite delle analisi di laboratorio e aiutarli chiedendo il parere del medico curante.